Avviamento allo Sport - Polisportiva San Rocco Pitigliano

Vai ai contenuti

Menu principale:

Avviamento allo Sport

Attività Sportive



“Lo sport come scuola di vita.” Potrebbe essere questo lo slogan che ha fatto da filo conduttore all’attività di avviamento allo sport, della Polisportiva San Rocco, per i ragazzi dai 4 ai 6 anni. Magistralmente condotta da due istruttori veramente preparati come Luciano Raso ed Emilio Trasarti che hanno dato sfogo a tutta la loro energia e la loro pazienza, facendosi apprezzare dalle famiglie e dai ragazzi stessi. Vi possiamo garantire che chi ha assistito alle loro lezioni – e alcuni genitori lo hanno fatto – ha potuto verificare quanto siano state intense e formative, puntando soprattutto sul rispetto delle regole e sulla socializzazione, aspetti fondamentali per quell’età.
Il gioco ed il divertimento sono stati la base del programma svolto, rispecchiando così i principi oratoriali – ai quali si ispira questa associazione - e lasciando lo sfrenato agonismo a distanza di sicurezza.
E’ stato veramente un bene per la comunità pitiglianese,  di avere usufruito della possibilità di far partecipare questi bambini a corsi sportivi che preparano i ragazzi ad affrontare lo sport con lo spirito giusto, e cioè quello del gioco, del divertimento e del rispetto degli altri.
Questa attività rende la Polisportiva San Rocco fiera ed orgogliosa del fatto che il corso abbia avuto un così grande ed inaspettato successo, infatti hanno partecipato 24 bambini maschi e femmine.
I corsi riprenderanno nel mese di luglio, appena terminata l’attività del GREST dell’oratorio e prevedono quanto segue:
Attività prevalentemente ludica (giochi e animazione): per ragazzi dai 4 ai 6 anni due volte alla settimana;
Campionato di calcio a 5: per ragazzi dai 7 ai 14 anni.





PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
(fascia di età 4-7 anni)
ANNO 2008-2009


Istruttore: LUCIANO RASO


OBIETTIVI GENERALI
AREA AFFETTIVA-SOCIALE-COGNITIVA

Socializzare (saper stare in gruppo).
Vincere la paura del contatto con il suolo e con gli avversari.
Promuovere l’iniziativa individuale.
Conoscere e rispettare le regole.
Educazione in generale (parolacce, rispetto degli orari, ecc….)
Rispetto delle figure che incontreranno ALLENATORE-DIRIGENTE.
Promuovere la dimensione ludica del gioco calcio.

AREA MOTORIA
Conoscere il proprio corpo.
Sviluppare le capacità senso-percettive.
Sviluppare gli schemi posturali.
Sviluppare gli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, ecc.).
Sviluppare le capacità coordinative (equilibrio,
Sviluppare le capacità condizionali indirettamente (rapidità, velocità, resistenza).

OBIETTIVI SPECIFICI
CONOSCERE LE REGOLE FONDAMENTALI DI PIU DISCIPLINE SPORTIVE
Capire il senso di giocare in squadra
Non aggredire l’avversario con movimenti sbagliati
Attaccare la porta, il canestro, avversario
Difendere la propria squadra dagli attacchi avversari
Muoversi negli spazi vuoti.
CONDOTTE MOTORIE PRIMARIE
Fermare la palla.
Passare la palla.
Guidare la palla.
Correre con la palla.


CONTENUTI

Per questa fascia d’età è preferibile che le attività siano sotto forma di gioco: giochi di sensibilizzazione con la palla, percorsi strutturati, giochi finalizzati alla guida e conduzione della palla e giochi finalizzati alla ricezione-trasmissione della palla, cercheremo quindi di sfruttare questa situazione:
useremo molto la palla (tecnica individuale)
svilupperemo le capacità coordinative speciali quali:
l’equilibrio,
la reazione motoria,
la fantasia motoria.
la diff. Spazio-temporale,
l’anticipazione,
la ritmizzazione,
Le capacità condizionali (velocità rapidità resistenza), verranno sviluppate indirettamente, in quanto non è questa l’età idonea.

METODOLOGIE

In questa fascia d’età i bambini attraversano una fase di egocentrismo, quindi è preferibile che ogni singolo bambino abbia sempre a disposizione una palla anche di diverse misure e peso.
Utilizzeremo in prevalenza il metodo induttivo, ovvero, la capacità del ragazzo di risolvere le problematiche da solo. In alcuni casi, comunque, saremo costretti ad utilizzare il metodo deduttivo. Lavoreremo molto in multilateralità, ovvero cercando di acquisire più capacità motorie possibili.

La seduta d’allenamento durerà 60 minuti circa e sarà suddivisa in  quattro stazioni:
Gioco di attivazione
esercitazioni per sviluppo di alcune capacità coordinative
Gioco libero.

Qualunque sia il metodo adottato credo che sia importante dialogare con i propri allievi al fine di farli ragionare, pensare e farli partecipi della programmazione e delle scelte dell’istruttore.
Se si crede che:
Il ragazzo deve essere SOGGETTO dell’apprendimento e non l’oggetto;
La motivazione è un requisito fondamentale dell’apprendimento;
l’istruttore del settore giovanile non potrà mai essere un allenatore vincente;
è meglio non indirizzare il ragazzo verso una sola attività sportiva.

Allora abbiamo l’obbligo di cercare altre strade per far apprendere, ragionare e migliorare i nostri ragazzi, strade diverse dal semplice addestramento.

Forse, questa proposta può essere una di quelle……


In fede l'istruttore
        Luciano Raso.


PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
(fascia di età 9-12 anni)
ANNO 2008-2009


Istruttore: CELESTINI STEFANO


OBIETTIVI GENERALI

AREA AFFETTIVA-SOCIALE-COGNITIVA

Socializzare (saper stare in gruppo).
Vincere la paura del contatto con il suolo e con gli avversari.
Promuovere l’iniziativa individuale.
Conoscere e rispettare le regole.
Educazione in generale (parolacce, rispetto degli orari, ecc….)
Rispetto delle figure che incontreranno ALLENATORE-DIRIGENTE.
Promuovere la dimensione ludica del gioco calcio.

AREA MOTORIA
Conoscere il proprio corpo.
Sviluppare le capacità senso-percettive.
Sviluppare gli schemi posturali.
Sviluppare gli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, ecc.).
Sviluppare le capacità coordinative (equilibrio, coordinazione ecc.)
Sviluppare le capacità condizionali indirettamente (rapidità, velocità, resistenza).

OBIETTIVI SPECIFICI

CONOSCERE LE REGOLE FONDAMENTALI DI PIU DISCIPLINE SPORTIVE
Capire il senso di giocare in squadra
Non aggredire l’avversario con movimenti sbagliati
Attaccare la porta, il canestro, avversario
Difendere la propria squadra dagli attacchi avversari
Muoversi negli spazi vuoti.
CONDOTTE MOTORIE PRIMARIE
Fermare la palla.
Passare la palla.
Guidare la palla.
Correre con la palla.

CONTENUTI

Per questa fascia d’età è preferibile che le attività siano proposte sotto forma di gioco e svolte al fine di ottenere precisione ed attenzione al gesto tecnico compiuto. Giochi di sensibilizzazione con la palla, percorsi strutturati, giochi finalizzati alla guida e conduzione della palla e giochi finalizzati alla ricezione-trasmissione della palla, cercheremo quindi di sfruttare questa situazione:
useremo molto la palla (tecnica individuale)
svilupperemo le capacità coordinative speciali quali:
l’equilibrio,
la reazione motoria,
la fantasia motoria.
la diff. Spazio-temporale,
l’anticipazione,
la ritmizzazione,
Le capacità condizionali (velocità rapidità resistenza), verranno proposte con molta attenzione da parte dell’istruttore, in quanto a questa età non è ancora necessario svilupparle.

METODOLOGIE

In questa fascia d’età i ragazzi attraversano un periodo di calma e di raccoglimento, in quanto sembrano elaborare la gran massa d’informazioni raccolte negli anni precedenti. E’ il momento del passaggio dal gioco d’imitazione a quello delle regole che dovranno essere insegnate con giochi brevi e senza noiose spiegazioni, quindi è preferibile iniziare a farli socializzare e collaborare mediante giochi di squadra (basket, palla a mano, calcio ecc.). La proposta dei giochi di squadra dovrà essere finalizzata alla necessità di cooperare con i compagni ed opporsi agli avversari ma dove sarà necessario anche pensare ad un’elementare strategia di gioco (tattica).

La seduta d’allenamento durerà 60 minuti circa e sarà suddivisa in  quattro stazioni:
Gioco di attivazione
esercitazioni per lo sviluppo delle capacità coordinative
Gioco con obiettivi tecnici (di vari sport)
Gioco libero.

Qualunque sia il metodo adottato credo che sia importante dialogare con i propri allievi al fine di farli ragionare, pensare e farli partecipi della programmazione e delle scelte dell’istruttore.
Se si crede che:
Il ragazzo deve essere SOGGETTO dell’apprendimento e non l’oggetto;
La motivazione è un requisito fondamentale dell’apprendimento;
l’istruttore del settore giovanile non potrà mai essere un allenatore vincente;
è meglio non indirizzare il ragazzo verso una sola attività sportiva.

Allora abbiamo l’obbligo di cercare altre strade per far apprendere, ragionare e migliorare i nostri ragazzi, strade diverse dal semplice addestramento.

Forse, questa proposta può essere una di quelle……


In fede l'istruttore
        Stefano Celestini.


 
Torna ai contenuti | Torna al menu